Confessione di desiderio

Non essendo possibile celebrare il sacramento della riconciliazione nelle forme consuete per la ragionevole e responsabile prudenza legata all’emergenza sanitaria, si invita ciascun fedele a vivere un momento di richiesta di perdono. Ciò non sostituisce la riconciliazione sacramentale ma diventa occasione per affidarsi alla misericordia di Dio in questo tempo di prova. Come indica il Catechismo della Chiesa Cattolica (numeri 1451-1452): «Quando si è sinceramente pentiti dei propri peccati, ci si propone con gioia di camminare nuovamente nel Vangelo e, per un’impossibilità fisica o morale, non ci si può confessare e ricevere l’assoluzione, si è già pienamente riconciliati con il Signore e con la Chiesa». 

Pertanto, a misura della sincerità del pentimento e del proponimento, nell’intimità con il Signore si faccia un atto di profonda contrizione e si scelga un gesto di penitenza che in qualche modo ripari al male commesso e rafforzi la volontà di servire il Signore. Non appena venga meno questa impossibilità di confessarsi, si cerchi comunque un confessore per la confessione e l’assoluzione. L’impossibilità di celebrare il sacramento non impedisce alla misericordia infinita di Dio di raggiungere, perdonare, salvare ogni suo figlio, ogni sua figlia.

Ecco alcune tracce da usare con attenzione particolare alle diverse fasce d’età per l’esame di coscienza e la Confessione di desiderio da vivere in casa:

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